DHA: acido grasso essenziale
DHA: acido grasso essenziale
Tra gli omega 3 presenti nelle membrane eritrocitarie, EPA e DHA rivestono un ruolo particolarmente importante contribuendo, tra le altre cose, a conferirne caratteristiche di fluidità.
Tra tutti gli acidi grassi che la compongono, il DHA in particolare, dovrebbe essere presente in una percentuale variabile tra il 5 – 7 %.
Tra gli ɷ 3 acidi grassi polinsaturi (PUFA) introdotti con la dieta, il DHA (insieme all’EPA), è presente in quantità molto ridotte (Hibbeln et al., 2006); inoltre la sua conversione a partire da alfa linolenico è poco rilevante (Goyens et al., 2006).
La relativa scarsità di fonti alimentari, unitamente al consumo di questo omega 3 da parte dell’organismo, si riscontra anche a livello delle membrane dove non di rado si avvicina a valori bassi o al di sotto dell’intervallo di normalità indicato.
Le principali fonti alimentari di DHA provengono tipicamente dal mondo marino e in particolare, da pesci che vivono nei mari freddi.
Anche arrivando a 3-4 porzioni settimanali di pesce ricco di EPA e DHA,
si rende di frequente necessaria un’integrazione con nutraceutici che abbiano i seguenti requisiti:
- DHA di origine certificata;
- presenza di GPC (gliceril-fosforilcolina) che ne agevola l’incorporazione in membrana;
- presenza di antiossidanti sinergici (vit. E, vit. C, beta carotene) che proteggono i doppi legami sensibili all’attacco dei radicali liberi;
- ridotta presenza di altri acidi grassi indesiderati e in particolare di saturi e trans (ricordiamo che i processi di deodorizzazione degli oli di pesce generano trans).
Difficilmente si riscontrano profili con eccessi di DHA e sono nella quasi totalità riconducibili a persone che hanno eseguito un’integrazione non personalizzata e non misurata/dosata sulle reali necessità individuali.
DHA, neuro protettore e non solo
L’acido docosaesaenoico (DHA) è un acido grasso (AG) polinsaturo della serie ω-3 (PUFA, C22:6 ω-3 o n-3; ac. cervonico).
Prodotto dalle alghe eterotrofe fotosintetiche, si concentra nei pesci che si nutrono di queste.
Gli organismi animali posseggono, anche se poco efficiente, la via metabolica di sintesi a partire da acido alfa-linolenico. Il DHA possiede proprieta’ anti-infiammatorie, ha un ruolo protettivo importante in malattie cardiovascolari e neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, ecc.).
E’ precursore di docosanoidi (neuroprotettina 1, maresine, neuroprostani ecc.), mediatori in vari processi fisiologici (visione, neuro protezione, memoria, invecchiamento, infiammazione dei macrofagi).
E’ il costituente principale dei fosfolipidi della retina (si usa nel trattamento di soggetti con retinite pigmentosa) e si concentra nel tessuto cardiaco e anche nelle cellule spermatiche.
Riduce, inoltre, gli effetti da stress nella donna in avanzata gravidanza; nei neonati e’ essenziale per crescita e sviluppo cerebrali; negli adulti, contribuisce a mantenere le normali funzioni cerebrali.
- Il 20 Febbraio 2015