Dieta Mediterranea
La Dieta Mediterranea
Dieta, dal greco “diaita”, vuol dire STILE DI VITA.
La Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio Culturale dell’Umanità, è più che l’indicazione di alimenti da scegliere. Essa si basa sull’effetto positivo dell’interazione sociale che avviene nel condividere la tavola ed i pasti come abitudine di vita mentre vengono consumati alimenti nel rispetto del territorio e della biodiversità, ottenuti dall’attività di pesca ed agricoltura praticate dai popoli del Mediterraneo.
E’ modello consolidato nei secoli, sano ed equilibrato, che NON ESCLUDE alimenti ma INCLUDE alimenti DIVERSIFICATI e provenienti dalle attivita’ del TERRITORIO VICINO alle persone.
Infatti l’equilibrio si realizza con il RISPETTO dell’uomo per il territorio, senza ECCESSI di consumi e FORZATURE delle stagioni. Come valori nutrizionali la dieta Mediterranea contiene TUTTI gli elementi necessari alla vita, soprattutto quelli ESSENZIALI: vitamine, antiossidanti, minerali e, ovviamente, i grassi polinsaturi nel giusto rapporto omega-3/omega-6.
La Dieta Mediterranea previene malattie come patologie cardiovascolari, diabete, bulimia ed obesità; diminuisce l’incidenza di tumori ed assicura la LONGEVITA’.
C’è chi oggi spinge il modello Dieta Mediterranea come prevalentemente vegetariano, perché alla base della Piramide ci sono i vegetali (verdura/ortaggi), cereali, frutta ed olio di oliva.
La Dieta Mediterranea invero,
si basa sull’equilibrio dei componenti:
- Proteine vegetali presenti nei legumi di ampio uso nelle comunità mediterranee: fagioli, ceci, lenticchie
- Proteine animali che essendo PIU’ COSTOSE sono da consumarsi con parsimonia, con il pesce di piccola taglia e PESCATO in mari puliti.
Non possiamo tutti essere ESPERTI, né comporre un decalogo. C’è già la PIRAMIDE e questa deve bastare.
Attenzione, perché non tutte le piramidi che ci sono su internet sono CORRETTE.
Per distinguere la vera PIRAMIDE della Dieta Mediterranea, basta guardare dove sono i grassi (olio di oliva), che devono essere alla BASE, e dove sono CARNE rossa, burro, zucchero e dolci, che devono essere alla PUNTA.
Nella PIRAMIDE sono sottintesi due concetti che qui esplicitiamo:
il concetto di ECONOMIA dei TEMPI: attività e riposo, nelle giuste dosi;
il concetto di ECONOMIA ALIMENTARE che ha guidato da sempre le scelte di una popolazione aperta ed allegra, conviviale e pacifica, ma anche parsimoniosa e modesta come il popolo mediterraneo.
Economia alimentare e sostenibilità
Questo concetto oggi si chiama SOSTENIBILITA’ ed è importante insegnare al consumatore a guardare oltre la confezione o l’alimento che compra, pensando che il COSTO, ovvero il prezzo che sta pagando, deve essere quello NECESSARIO a dare il miglior EFFETTO sulla propria salute e sulla intera società.
Un po’ di sano UTILITARISMO per spendere MEGLIO per stare MEGLIO.
Comporre il CARRELLO SANO con un COSTO competitivo, questa è la sfida per tutti dal ricercatore al consumatore.
Articolo a cura di:
Dr.ssa Carla Ferreri – Primo Ricercatore
Consiglio Nazionale delle Ricerche – Bologna
- Il 27 Gennaio 2016