Nutrizione e salute: novità su Plos Medicine
I benefici di un sistema basato su una sana alimentazione
È noto che un’alimentazione scorretta costituisca un fattore di rischio per alcune patologie cronico degenerative, tra cui quelle cardiovascolari e il diabete. Condurre una dieta sana può influenzare in maniera positiva il benessere dell’organismo e, in taluni casi, ridurre l’impatto delle suddette patologie.
Partendo da questo assunto, i Dott. Yujin Lee e Dariush Mozaffarian dell’Università di Tufts, nel marzo di quest’anno hanno effettuato delle simulazioni per valutare i benefici che una sana alimentazione possa avere sulla salute e sull’economia del paese.
Analisi costi/benefici nel migliorare la salute con la dieta: i risultati di una simulazione negli USA
Lo studio pubblicato su Plos Medicine è stato condotto partendo dalle informazioni sugli adulti assicurati con i programmi Medicare e Medicaid (i due più grandi programmi di assicurazione sanitaria statunitensi) presenti nella banca dati NHANES.
Sulla base di questi dati, i ricercatori hanno costruito una simulazione al computer per stimare i benefici sanitari ed economici di due modelli di sussidi in 5, 10 e 20 anni di vita dei partecipanti:
- un sussidio economico del 30% sul consumo di frutta e verdura;
- un sussidio economico del 30% sul consumo cibi sani in generale, tra cui frutta, verdura, cereali integrali, noci, semi, pesce e oli vegetali.
Le evidenze riscontrate con il modello 1, per un arco temporale che tiene conto della vita media della popolazione, considerano un aumento di circa 0,4 porzioni al giorno come consumo medio di frutta e verdure. L’impatto sulla salute riguarderebbe la diminuzione degli eventi di malattia cardiovascolare di circa 1,93 milioni e, dal punto di vista economico, porterebbe ad un risparmio di 39,7 miliardi di dollari in costi per assistenza sanitaria.
Il modello 2 mette in luce come l’incentivo generale all’acquisto e al consumo di cibi sani permetterebbe un incremento del consumo medio di frutta e verdura pari allo stesso quantitativo osservato nel modello 1. Si registrerebbe anche un aumento del consumo medio di cereali integrali di 0,2 porzioni al giorno, noci e semi di 0,1 porzioni, pesce di 0,2 porzioni e oli vegetali di 1,5 cucchiaini. Il risvolto sulla salute della popolazione prevederebbe una diminuzione di circa 3,28 milioni di soggetti con malattie cardiovascolare e 120.000 casi di diabete; dal lato economico un risparmio di 100,2 miliardi di dollari in costi sanitari.
I risultati di questo studio sono stati riassunti da uno dei suoi autori, il Dott. Dariush Mozaffarian, con il seguente pensiero: “Queste nuove scoperte supportano il concetto di – “cibo è come medicina” –: i programmi innovativi per incoraggiare e dare aiuti economici per una sana alimentazione possono e dovrebbero essere integrati nel sistema sanitario”.
Per la pubblicazione >> https://doi.org/10.1371/journal.pmed.1002761
A cura del Gruppo Redazionale di Lipinutragen
costituito da F. Bonucci (biologo nutrizionista), C. Ferreri (Primo Ricercatore CNR) e R. Rinaldi (Resp. Marketing)
- Il 19 Aprile 2019
2 Comments