PREVENIRE L’OBESITÀ INFANTILE
OBESITÀ INFANTILE: il ruolo dell’ambiente
Secondo gli ultimi report epidemiologici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Italia, più del 40% dei bambini nella fascia di età 6-9 anni ha problemi di peso: 23% sono in sovrappeso, 15% obesi (classe I), 4% obesi (classe II) [1].
In un precedente articolo abbiamo affrontato il ruolo della condizione metabolica della gestante nella programmazione del comportamento verso il cibo del nascituro. Questa è la causa di un imprinting biologico che predispone il bambino a sviluppare sovrappeso e obesità durante l’infanzia e l’adolescenza.
Tuttavia, l’obesità è una condizione multifattoriale che viene determinata dall’interazione dell’individuo con un ambiente, domestico o di comunità, che facilita le cattive abitudini, a scapito di quelle più salutari.
L’ambiente obesogenico
Un ambiente che favorisce lo sviluppo di una condizione di obesità o che stimola comportamenti che portano all’eccesso di peso si definisce obesogenico.
Secondo questa definizione nelle città in cui viviamo possiamo individuare varie categorie di fattori esterni obesogenici: fattori che favoriscono la SEDENTARIETÀ e fattori che favoriscono ABITUDINI ALIMENTARI SCORRETTE.
Educazione alimentare a scuola
Nella popolazione infantile e adolescenziale, nel pieno del suo sviluppo fisico e intellettivo, le ripercussioni dei fattori obesogeni sulla salute si acutizzano. Inoltre, nell’età scolare si definiscono le abitudini che i bambini si porteranno dietro per tutta la vita, fra queste anche quelle alimentari. Considerando le ore che ogni bambino passa a scuola, questa può avere una forte influenza ed essere parte della soluzione, assieme alle famiglie, per modificare e/o scongiurare i determinanti dell’obesità.
La scuola è il luogo ideale per attuare i principali sforzi educativi in termini di prevenzione. In effetti, è sempre più diffusa la preoccupazione per la salute del bambino, tanto che le scuole primarie e secondarie hanno attivato molteplici linee di intervento. Dall’introduzione di ore dedicate alla educazione alimentare, all’aumento delle ore di educazione fisica, alla pianificazione dei menu delle mense in collaborazione con specialisti della nutrizione affinché si rispettino razioni e frequenze raccomandate di consumo giornaliero di macro e micronutrienti.
Il ritorno a scuola sano ed equilibrato
Per evitare che la scuola si configuri come un ambiente obesogenico, i genitori possono prestare attenzione:
- alle ore di educazione fisica e di attività ricreativa all’aria aperta previste;
- alle attività che incoraggiano gli spostamenti da/per la scuola a piedi o in bicicletta;
- alla tipologia di alimenti disponibili per la merenda e nei menù della mensa: ad esempio la prevalenza di bibite zuccherate, dolci industriali, affettati ed insaccati, pane industriale e pizza a scapito di cereali, legumi, pesce, frutta e verdura;
- alla presentazione degli alimenti: ad esempio la frequenza di fritti, purè e creme di verdure, crocchette di pesce o pollo;
- alla variabilità stagionale degli alimenti.
3 idee di merenda
Per iniziare al meglio l’anno scolastico, vi diamo 3 idee di snack per la merenda:
1: pane integrale con formaggio fresco e crema spalmabile di pomodorini secchi e noci
2: hummus di ceci con bastoncini di carote crude (o altra tipologia di verdura cruda: cetrioli, finocchio, sedano)
3: yogurt magro con frutta e topping di frutta secca (preferire nocciole e noci per il contenuto di grassi – rispettivamente – monoinsaturi e omega-3)
Referenze:
[1] World Health Organization (WHO) European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI); Spinelli A, Buoncristiano M, Kovacs VA, et al. Prevalence of Severe Obesity among Primary School Children in 21 European Countries. Obes Facts. 2019;12(2):244-258. doi:10.1159/000500436
Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.
I consigli alimentari presenti nell’articolo non sono da intendersi sostitutivi di un piano alimentare personalizzato e sono da adattare ai casi specifici.
- Il 1 Settembre 2021