Stanchezza e disturbi umore: un aiuto dalla LIPIDOMICA
Tra i temi proposti dall’Expo 2015, dedicato a “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, è la prevenzione delle malattie sociali dell’età moderna (obesità, patologie cardiovascolari, tumori, epidemie, sindromi da stress) in gran parte legate ad abitudini alimentari non corrette e a frenetici ritmi di vita.
Tipica sindrome da stress è la stanchezza, fisica e mentale, che si accompagna a debolezza immunitaria (vulnerabilità alle piccole infezioni e ai malanni stagionali), a difficoltà di concentrazione, a disturbi umore (irritabilità o apatia/malinconia).
Disturbi umore: le cause dei disturbi dell’umore sono tra le più svariate, da quelle fisiologiche (metereopatia, cambiamenti ormonali, affaticamento da studio o da lavoro, ecc.), a quelle collegate a vere e proprie patologie (disturbi psichiatrici, malattie polmonari, cardiovascolari, cancro) o indotte come effetti collaterali in seguito all’ uso di farmaci.
Nell’uomo l’ aumentato rischio di sviluppare disturbi dell’umore, e stati d’ansia. è stato associato ad una dieta carente di acidi grassi Omega-3[1,2].
I PUFA Omega-3, eicosapentaenoico (EPA C20:5)e il docosaesaenoico (DHA C22:6), regolano la produzione di neurotrasmettitori (dopamina e serotonina), favorendo l’equilibrio dell’umore, la calma e la coordinazione.
Gli n-3 sono fondamentali per il corretto svolgimento della funzione cognitiva,e riducono il rischio di malattie croniche e infiammatorie (patologie cardiache, artrite, cancro, ecc.).
Il DHA favorisce altresì la riduzione della infiammazione, spesso di tipo subclinico che si manifesta attraverso disturbi dello stato emotivo della persona.
Nei bambini in particolare si osservano momenti fisiologici di instabilità, difficoltà di concentrazione, calo improvviso del rendimento scolastico, ipersonnia o insonnia.
Astenia, faticabilità, inappetenza, una continua stanchezza in mancanza di attività fisica, sono sintomi di una situazione di stress.
Recenti studi ribadiscono l’importanza di alcuni nutrienti in grado, insieme agli Omega-3, di ridurlo, regolando comportamento e benessere. Magnesio e potassio, per esempio, sono essenziali per la contrazione muscolare e la conduzione degli stimoli nervosi. Se associati alle vitamine del gruppo B e alla vitamina C, coadiuvano l’attività del sistema nervoso e a rendere più efficace il metabolismo energetico.
D’altro canto, gli Omega-3 con le vitamine liposolubili (E, A, K) garantiscono un adeguato sistema antiossidante contro i radicali liberi in eccesso prodotti dallo stress ossidativo.
Cancro al seno:
contro la stanchezza gli omega- 3 aiutano
Il consiglio arriva da uno studio del la dott. Rachel Ballard Barbash del National Cancer Institute statunitense (J. Clinical Oncology. 30(12):1280, 2012). Gli acidi grassi omega 3 aiutano a combattere la stanchezza persistente di cui molte donne soffrono dopo aver terminato le terapie contro il cancro al seno.
Omega-3 e gravidanza/allattamento
La dr. Kendal-Tackett suggerisce, sia durante la gravidanza che nell’allattamento, una dieta ricca in Omega-3, importanti: 1-nell’ultimo trimestre di gravidanza per lo sviluppo del 70% del sistema nervoso centrale del feto; 2-nell’allattamento, per garantirne il giusto apporto al neonato; 3- per aiutare la puerpera a mitigare la stanchezza e ad evitare la depressione post-partum (articoli da Clinical Lactation, 2012-2015).
Bibliografia
(1) Morris G, Berk M, Walder K, Maes M Central pathways causing fatigue in neuro-inflammatory and autoimmune illnesses. BMC Med. 6;13:28 (2015)
(2) Shei RJ, Lindley MR, Mickleborough TD.Omega-3 polyunsaturated fatty acids in the optimization of physical performance. Mil Med.;179(11 Suppl):144-56 (2014)
- Il 18 Maggio 2015