TERAPIA LIPIDICA DI MEMBRANA
Le occasioni del rinnovamento cellulare
Con l’avanzare delle conoscenze in medicina molecolare, si è compreso che il patrimonio genetico non è tutto.
Difatti, anche se la familiarità – ovvero ciò che è scritto nel DNA – può predisporre l’individuo verso certe disfunzioni o malattie, è stato accertato che vi è un’alta probabilità di evitarle grazie allo stile di vita e alle scelte nutrizionali.
In questa visione che viene chiamata “epigenetica” (ovvero “sopra la genetica”) vi è un’altra struttura cellulare, altrettanto necessaria alla vita, che è la membrana cellulare con il suo insieme di molecole chiamate LIPIDI (ovvero FOSFOLIPIDI) che le danno la forma e le funzioni.
La forza della membrana sta nel RICAMBIO dei suoi elementi lipidici: ricambio significa che in ogni istante della nostra vita escono lipidi “vecchi oppure usati” e entrano lipidi “nuovi”. Questo ricambio è la chiave per mantenere la cellula attiva e attenta agli stimoli, pronta a rispondere e a proteggere le funzioni cellulari di tutti i tessuti. Il ricambio deve avvenire continuamente e costantemente ed ogni tessuto ha il suo “tempo di ricambio”, ovvero vi sono tessuti con ricambio di poche ore o pochi giorni, come anche tessuti che ricambiano i lipidi dopo varie settimane o soltanto per “necessità”.
Come in ogni funzione del nostro organismo, può accadere che il ricambio rallenti o non avvenga in modo giusto e ciò si riflette nel rallentamento delle funzioni o nel generale malfunzionamento dei processi cellulari.
Gli scienziati che hanno studiato più approfonditamente la membrana sin dagli anni Sessanta sono oggi i promulgatori della cosiddetta TERAPIA di SOSTITUZIONE LIPIDICA (in inglese Lipid Replacement Theory) secondo cui è possibile usare gli acidi grassi come elementi terapeutici per correggere gli squilibri di composizione di membrana (eccessi o carenze) mediante una supplementazione. Gli scienziati del CNR di Bologna hanno sviluppato questa TERAPIA in modo personalizzato, ovvero eseguendo un’analisi molecolare per definire lo stato lipidico di membrana e determinare con precisione la correzione secondo il bisogno dell’individuo.
La strategia di riequilibrio lipidico agisce nel profondo dell’organizzazione cellulare, perché influenza:
1) le proprietà biofisiche di membrana, come fluidità, presenza e distribuzione di zone specializzate per l’assemblaggio di complessi proteici (i lipid rafts)
2) la localizzazione e l’attività delle proteine di membrana;
3) l’attività biologica che scaturisce proprio dal distacco dei lipidi di membrana e dalla formazione nella cellula dei mediatori lipidici derivanti da acidi grassi polinsaturi omega-6 e omega-3.
L’intervento di terapia di sostituzione lipidica di membrana induce riequilibrio nella segnalazione e nell’espressione genica, contribuendo così a modulare la risposta cellulare negli stati patologici.
RICAMBIO CELLULARE
La supplementazione di acidi grassi per riequilibrare la composizione della membrana sfrutta il naturale ricambio di cellule e tessuti. Quando si forma una nuova cellula, infatti, si forma anche la sua membrana con gli acidi grassi provenienti dalla dieta o dal metabolismo. Agire su questi due aspetti mediante supplementazione ad hoc ha come obiettivo quello di favorire la formazione di una membrana funzionante ed equilibrata in quanto a composizione dei lipidi.
L’occasione di riequilibrio viene data dai tempi di ricambio cellulare che variano a seconda del tipo cellulare.
Il nostro organismo è infatti formato da cellule:
– a rinnovamento continuo, che si replicano periodicamente come quelle dell’epidermide, della mucosa gastro-intestinale, della mucosa respiratoria, della mucosa urogenitale, del midollo osseo…
– a lento ricambio, che sono in grado di replicarsi in caso di danno del tessuto, come gli epatociti, le cellule endoteliali, le cellule muscolari, gli osteoblasti.
– statiche, incapaci di replicarsi e non sostituibili, come le cellule nervose, le cellule del muscolo cardiaco e i gameti femminili.
fonte: http://book.bionumbers.org/how-quickly-do-different-cells-in-the-body-replace-themselves
I tessuti a rinnovamento continuo sono quelli che più facilmente ricambiano le proprie membrane al momento della formazione di nuove cellule mediante l’incorporazione dei lipidi forniti con la dieta o con la supplementazione.
LE MUCOSE E LE CELLULE DELL’IMMUNITÀ SONO I PRINCIPALI BERSAGLI DELLA TERAPIA LIPIDICA
Si stima che ogni giorno circa 300 miliardi di cellule vengano rinnovate [*]. Eritrociti, neutrofili e cellule della mucosa gastro-intestinale costituiscono il 96% di questo totale ricambio giornaliero.
Dalla combinazione di vita media e massa cellulare, è possibile calcolare quanto “pesa” la massa di cellule rinnovate. In questo caso siamo di fronte a una media di 80g al giorno, suddiviso in:
– 40% cellule dell’epitelio gastro-intestinale
– 23% cellule dell’immunità innata (neutrofili e monociti)
– 5% cellule dell’epidermide e della mucosa respiratoria
Osservando questi numeri possiamo affermare che gli acidi grassi introdotti con la dieta o con una supplementazione andranno a formare, fin dal primo giorno, le membrane delle nuove cellule intestinali, della pelle, delle vie respiratorie e quelle delle cellule dell’immunità che sono localizzate in misura preponderante nelle stesse mucose come avamposto di difesa cellulare in caso di passaggio di agenti esterni dannosi (in inglese GALT gut associated lymphoid tissue)
In altre parole, le sostanze attive sono proprio gli acidi grassi polinsaturi nella capsula di integratore lipidico che potranno essere incorporate nella membrana cellulare dei tessuti, più velocemente in quelli a ricambio veloce (cellule di difesa, epiteli), e potranno incidere:
– sulla funzione di barriera delle mucose: la corretta composizione della membrana permetterà alle cellule degli epiteli di mantenere una struttura integra e selettivamente permeabile alle sostanze, anche attraverso il mantenimento delle giunzioni cellula-cellula durante il normale ricambio tissutale.
– sulla difesa immunitaria e sulla risposta infiammatoria: le cellule della difesa e degli epiteli formano mediatori lipidici (infiammatori, antinfiammatori e risolutori) che devono essere in equilibrio fra loro, per riuscire a proteggere da agenti esterni, quando necessario, senza che si instauri una iper-attivazione immunitaria e uno stato di infiammazione cronica.
L’organismo, nel caso di malattie infiammatorie intestinali o dermatologiche attua un ricambio cellulare più veloce, proprio per autodifesa, ma ciò si può sfruttare proprio per rendere efficace la terapia di sostituzione lipidica. Il miglioramento è visibile allo stesso paziente fin dalle prime settimane di integrazione lipidica ad hoc.
Articolo a cura del Gruppo redazionale di Lipinutragen
Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.
I consigli alimentari presenti nell’articolo non sono da intendersi sostitutivi di un piano alimentare personalizzato e sono da adattare ai casi specifici.
Bibliografia
[*] Sender, R., Milo, R. The distribution of cellular turnover in the human body. Nat Med 27, 45–48 (2021)
Per approfondire su LIPIMAGAZINE:
Foto: 123RF Archivio Fotografico: 84511256 : ©drmicrobe
- Il 20 Settembre 2022
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